Sabato 23 agosto, ore 20:30 – LA ZANZARA – Via San Bartolomeo, 2 (Lago Piccolo)

Il Jazz secondo Gianni Basso 

(presentazione del libro di Sandra Scagliotti e Fulvio Albano, edito da Azzurra Music)
Con Franco Bergoglio, Dino Piana e gli Autori

– ore 21,30

PiemonteJazz MESSENGERS

(Concerto di presentazione del Consorzio PiemonteJazz)

Diego Borotti & Fulvio Albano – tenor sax

             Massimo Faraò – piano

                       Aldo Zunino – bass

                                Giorgio Diaferia – drums

Dopo la presentazione ufficiale di luglio a Torino, il neonato Consorzio PiemonteJazz si consolida partendo dal Due Laghi Jazz Festival di Avigliana, che diviene così capofila del progetto di aggregazione delle manifestazioni del territorio. Tra i fondatori ci sono Fulvio Albano, direttore del festival e presidente del Jazz Club Torino, Giorgio Diaferia, già presidente di 011 Jazz Promotion, Diego Borotti, direttore artistico di vari festival e rassegne cittadine e Renato Rolla, presidente di ANCoS Torino. E ancora Sergio Belcastro del Caffè Neruda, Lorenzo Ricca di RadioBandaLarga, Pino Russo della Jazz School Torino, Andrea Chiusano dell’associazione Django Reihnardt. Barolo Jazz Club, il Due Laghi Jazz Festival di Avigliana, l’associazione TorinoViva, l’associazione Isola Jazz di Isola del Cantone (Ge), i Jazz Club di Biella e di Valenza. Al progetto partecipa anche, come testimonial, Ugo Nespolo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino. 

Il quitetto dei messaggeri di PiemonteJazz vede i sassofoni tenore di Diego Borotti e Fulvio Albano in front line, Massimo Faraò al pianoforte, Aldo Zunino al contrabbasso e Giorgio Diaferia alla batteria.

A PRELUDIO DEL CONCERTO,
Il Jazz secondo Gianni Basso. Cronache di un caposcuola 

La parola e la musica si trovano in uno stato di perenne tensione per motivi affatto simili: la frizione che corre tra loro è dovuta alla capacità di rappresentare due visioni del mondo autonome che possono tranquillamente escludersi a vicenda. Il merito degli autori del volume e’ sicuramente quello di aver tradotto in discorso un vasto universo di significati che altrimenti sarebbero rimasti chiusi in cassaforte, o meglio – per restare al tema – sigillati nella custodia, assieme allo strumento. Fulvio Albano ci ha messo la propria sensibilità di artista, rafforzata dalla speciale consonanza spirituale data dalla condivisione dei ferri del mestiere: anch’egli e’ sassofonista. Sandra Scagliotti ha tradotto il “sentire” e il “ricordare” con la perizia di chi ha invece un rapporto privilegiato con la parola scritta piuttosto che con le note. Ne è risultato un gustoso fritto misto, a ricordarci che siamo in Piemonte… Partito dalla provincia, Gianni Basso ha mostrato di possedere una delle caratteristiche che rendono il jazz universale, quella che riconosciamo ai grandi: un suono personale, e nello specifico una voce di sax tenore unica, riconoscibile. Un dono, una virtù, una conquista che da Asti lo hanno imposto agli onori del mondo.
(dalla postfazione di Franco Bergoglio).