IL PROGETTO

Il progetto di “DIDATTICA INTERCULTURALE DEL JAZZ ” – fra i primi eventi di Didattica, Formazione e Perfezionamento specificamente incentrato sul jazz che tenga conto delle dinamiche di interculturalità dell’insegnamento musicale – si propone di trovare agili strumenti operativi di educazione e specializzazione, “ripensando” la didattica, la formazione e l’attività concertistica, in prospettiva interculturale e identificando percorsi, metodologie, materiali, riferimenti che favoriscano la realizzazione di esperienze jazzistiche interculturali. E’, in altri termini, la proposta di un percorso di perfezionamento jazzistico interculturale, nella prospettiva dell’antropologia della musica, secondo una linea di ricerca oggi conosciuta a livello internazionale ma scarsamente nota – e soprattutto non ancora applicata – in Italia.

L’iniziativa –  che raccoglie la partecipazione di diversi ambiti operativi – prevede momenti di incontro pubblico non solo a carattere concertistico; ci riferiamo a Mostre, Conferenze, Proiezioni cinematografiche a soggetto peculiarmente legato all’area culturale di volta in volta interessata. E’ inoltre prevista, a conclusione di ogni stage formativo, una pubblicazione editoriale e/o musicale attinente al tema trattato che sia testimonianza e ricordo di quanto realizzato .

Questi aspetti sono correlati alla necessità di instaurare percorsi didattici che, partendo dalla musica – dal jazz nella fattispecie – possano avvicinarsi, leggere ed interpretare una determinata cultura nei suoi aspetti più generali, attraverso i rapporti che essa instaura con la lingua, l’estetica, la religione, l’ambiente, le tradizioni di un popolo… La Musica possiede infatti caratteristiche specifiche che fanno si’ che essa possa essere considerata un punto di partenza per la lettura di una società e di una cultura – come testimoniano numerosi studi compiuti sul tema del <> ( si vedano Lévy Strass, Sheperd ed altri antropologi, sociologi e psicologi) . E, com’è noto, proprio sulla comparazione della concezione del tempo e dello spazio nelle diverse culture si basano gran parte degli studi sull’<> .

Nel contesto di uno <> , la musica , proprio in ragione del suo particolare rapporto con la temporalità e con la percezione individuale e collettiva del tempo e, vorremmo aggiungere, della natura – può costituire al di là delle sue intrinseche finalità artistiche e formative, anche il punto di partenza di un réseau di iniziative, attività e ricerche per predisporsi << all’incontro con la diversità e con l’ alterità>>, secondo approcci interdisciplinari alla conoscenza di determinate culture ( la nostra e le altre) e, nella fattispecie . di volta in volta e reciprocamente, << la nostra e quella cui appartiene il giovane borsista coinvolto nello stage >>.

Per poter dispiegare appieno le potenzialità di questo progetto , i momento di perfezionamento jazzistico deve appoggiarsi necessariamente ad ambiti multidisciplinari, , in un non facile ma ineludibile passo per colmare una delle classiche lacune, riteniamo, dell’educazione scolastica : la parcellizzazione del sapere. Ciò necessita di competenze ed esperienze che, grazie alla rete di amicizie e collaborazioni professionali ereditate da Massimo Molinero ed ai rapporti proficui che, anche con il suo aiuto, l’ARSIS ha intessuto sul territorio nel corso del tempo con l’associazionismo di base, il mondo del volontariato, l’Università e le ONG è possibile qui mettere insieme nel modo più proficuo possibile. Questo è l’impegno che pubblicamente si assume questo comitato e questa è la ragione per cui vogliamo sottolineare la natura <> di questa iniziativa. L’Arsis ha inoltre una lunga esperienza in campo didattico , avendo , tra il resto , coordinato la Gianni Basso Jazz School . I docenti incaricati delle attività musicali – grandi nomi del jazz internazionale ed italiano – saranno affiancati da artisti, esperti e docenti di tematiche giuridiche, storiche e socio-antropologiche ( ed altre) provenienti da varie università italiane ed internazionali. Lo scambio di esperienze fra i giovani in formazione italiani e stranieri frequentanti lo stage prevede momenti di incontro sul territorio in cui il Piemonte e l’Italia siano non solo sfondo ma terreno di stimolo alla conoscenza delle nostre tradizioni culturali a fronte dei momenti dedicati più specificamente alla conoscenza della realtà culturale che di volta in volta sarà avvicinata.

Lo stage sarà inizialmente rivolto ad UN/UNA GiOVANE MUSICISTA IN FORMAZIONE PROVENIENTE DA UN PAESE DEL SUD DEL MONDO o DELL’EST-EUROPEO e/o ad un/una giovane straniero/a residente in Italia.

La scelta del fruitore dello stage sarà effettuata sulla base della selezione dei curricula dei candidati raccolti in seguito al lancio del Bando di Concorso , promosso con il Patrocinio del nostro Ministero degli Esteri, Del Ministero dei Beni culturali, degli Uffici esteri delle Regioni Piemonte della Provincia e del Comune di Torino e delle varie sedi d’Ambasciata in Italia .