DLJF 1997 – IV EDIZIONE

Avigliana 4-5-6 settembre 1997

Direzione Artistica: Gino Spessa

Il momento culminante della considerazione per la musica e per un musicista jazz da parte di un compositore “classico” si raggiunge nel 1938, quando Bela Bartok compone “Contrasti” per clarinetto, violino pianoforte dedicandoli al clarinettista Benny Goodman, colpito dalla sua bravura non soltanto di jazzista ma di interprete di Mozart. Più tardi, ne11946, Igor Stravinsky che già ne11919-20 si era ispirato al Jazz con il “Ragtime per 11 strumenti” e “Pianoragmusic”, desterà scalpore facendo eseguire dalla big band del clarinettista Woody Herman la sua composizione “Ebony concerto”, Questo interesse per il Jazz da parte della musica “colta” ha inizio alla fine del secolo scorso con il “largo” della sinfonia n.9 “Dal nuovo mondo” di Dvorak, poderosa orchestrazione dello spiritual “Goin Home” e prosegue per tutto il ‘900 con Claude Debussy, Maurice Ravel, Darius Milhaud, Francis Poulenc, Alfredo Casella. Altrettanto importanti sono gli interpreti classici o i jazzisti che riescono a cimentarsi con successo in entrambi i linguaggi. “Dall’uno e dall’altro crinale -così si esprime Franco Fayenz -oggi molti autori esecutori convergono su questa via, che è una delle più interessanti del Jazz (e della musica) da venire. Non vanno poi sottaciuti alcuni “collages” del Jazz con le musiche indiane (Om di John Coltrane, Music For Zen Meditation di Tony Scott) e dell’Estremo Oriente. Ci scusiamo per la lunghezza di questa introduzione, tuttavia necessaria per mettere in luce il tema, forse un poco ambizioso ma sicuramente affascinante di questa 4a edizione del Due Laghi Jazz Festival : “i rapporti fra il Jazz e la musica Colta”. La serata di apertura, con il dibattito cui prenderanno parte gli interpreti classici: Peggy Pu e Sergio Del Mastro, il musicista Jazz Fulvio Albano, il compositore Daniele Bertotto il musicologo e critico Jazz Giancarlo Roncaglia ed il concerto dedicato ad autori contemporanei che si ispirano al Jazz e di interpreti Jazz che eseguono temi classici in versione swing, vuole offrire un panorama attuale dei rapporti e delle reciproche influenze tra i due linguaggi musicali. La serata “clou” del Festival è dedicata al clarinettista, sassofonista, arrangiatore e compositore Tony Scott. Si tratta di un musicista di grande originalità e profondità di ispirazione che abbinata ad una tecnica strumentale prodigiosa gli ha consentito di applicare al clarinetto senza snaturarlo il nervoso, complesso ed acrobatico linguaggio del Be-bop. Inoltre la sua capacità di rinnovarsi gli ha consentito di rimanere l’unico e più grande esponente attuale di uno strumento che non sembra adattarsi agli odierni linguaggi jazzistici. La serata del vibrafonista Dany Doriz e del pianista Georges Arvanitas, si inserisce ottimamente nel tema del festival apportando la raffinatezza di impasti timbrici (Vibrafono e pianoforte) ed evocando le atmosfere eleganti e piene di swing dei “combos” di Benny Goodman con Lionel Hampton. Un’edizione quindi che ci auguriamo piaccia agli appassionati di Jazz e non dispiaccia agli appassionati dell’ “altra musica”. diamo a tutti l’appuntamento per il 4-5-6 settembre ed un arrivederci alla prossima edizione.

Gino Spessa

IL PROGRAMMA

(Tutte le sere ingresso libero)

Giovedì 4 settembre 1997, ore 21 – Jazz Club LE TERRAZZE, Corso Laghi 284 (Lago Grande)

PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DEL FESTIVAL
Conferenza sul tema: Il Jazz e la Musica “Colta” con l’intervanto di:
SERGIO DEL MASTRO musicista
PEGGY PU musicista
DANIELE BERTOTTO compositore
GIANCARLO RONCAGLIA musicologo
FULVIO ALBANO musicista

CONCERTO DI MUSICA CONTEMPORANEA ISPIRATA AL JAZZ
SERGIO DEL MASTRO (clarinetto) – PEGGY PU (pianoforte)

PROGRAMMA: DANIELE BERTOTTO Capriccio n° per clarinetto solo (1985) LEONARD BERNSTEIN Sonata per clarinetto e pianoforte (1941/42) Andantino -Vivace e leggero DANIELE BERTOTTO Due pezzi per clarinetto e pianoforte (1981 ) Andantino con moto -Calmo espr. JOSEPH HOROVITZ Sonatina per clarinetto e pianoforte (1981 ) Con brio

Peggy Pu, è nata a Taiwan ha compiuto gli studi musicali negli Stati Uniti. laureandosi in pianoforte alla Manhattan ed alla Julliard School di New York. Trasferitasi in svizzera, grazie ad una borsa di studio del Governo Americano, ha conseguito il diploma presso il Conservatorio di Berna. Ha tenuto concerti in tutto il mondo in sedi prestigiose quali la Carnegie Hall di New York e la Salle Pleyel di Parigi da sola od in collaborazione con famosi solisti ( Piero Farulli. Maurice Gendron, Bruno Giuranna) o formazioni cameristiche (New York Chamber Players, International Chamber Music Ensemble). E’ attualmente docente di pianoforte al Conservatorio di Berna e di musica da camera al Conservatorio di Bienne. Sergio Del Mastro: ha compiuto gli studi musicali al conservatorio di Torino divenendo elemento di primo piano nella vita musicale del capoluogo piemontese. Ha fatto parte, in qualità di primo clarinetto delle orchestre della RAI, del Teatro Regio e dei “Filarmonici di Torino” collaborando inoltre con gruppi concertistici prestigiosi quali i “Solisti Veneti”, lo “Zagreb Quartet” ed il “Quintetto Arnold”. E’ attualmente primo clarinetto dell’orchestra da camera “l Virtuosi Italiani” del “Clarinet Ensemble” di Berna e del gruppo “Musica Insieme” di Cremona. La sua attività concertistica spazia dagli StatiUniti al Medio Oriente, alle principali capitali europee. E’ inoltre docente di clarinetto al Conservatorio di Milano.

CONCERTO JAZZ ISPIRATO ALLA MUSICA CLASSICA
WARSZAW TRIO
MARCIN MASECKI pianoforte
WOJTEK PULCYN contrabbasso
GRZEGORZ GRZYB batteria 

“Warszaw Trio”: nonostante la sua recente formazione ha già preso parte con grande successo ai più importanti Jazz Festival polacchi. E’ composto da elementi giovanissimi: Marcin Masecki il leader e pianista del gruppo è nato a Varsavia nel 1982 e frequenta i corsi di musica jazz presso il conservatorio locale; Wojtek Pulcyn è nato nel 1975 ed ha conseguito il diploma in musica jazz presso lo stesso conservatorio, entrambi frequentano i corsi di pianoforte classico. Il batterista Grzegorz Grzyb è nato nel 1971 è nonostante la giovane età tra i più quotati batteristi polacchi. Fa parte del Zbigncw Namislovsky Quartet e di altre formazioni cameristiche di jazz. Il loro concerto ha in programma famosi brani classici rivisitati con spiccata sensibilità jazzistica. 

Venerdì 5 settembre 1997, ore 21,30 – Piazza Conte Rosso (Cortile Della Pretura)
DANY DORIZ QUARTET Featuring GEORGES ARVANITAS
DANY DORIZ (vibrafono) – GEORGES ARVANITAS (pianoforte)

PATRICIA LEBEUGLE (contrabbasso) – JEAN-PIERRE DEROUARD (batteria) 

Dany Doriz, (nome d’arte di Daniel Dorseé) nato a Boissy nel1941 , inizia gli studi di pianoforte per passare a 17 anni al vibrafono. Nel 1960 ha già una sua orchestra, sul modello del suo idolo americano Lionel Hampton, con la quale suona in clubs, in concerto accompagnando i grandi jazzisti francesi (Stephane Grappelli) ed americani ( Lionel Hampton, Coleman Hawkins, Bill Coleman, Cat Anderson) e nei festivals (L’Aia, Nizza, Praga). Intensa l’attività discografica a fianco di nomi prestigiosi: Memphis Slim, Wild Bili Davis, Lionel Hampton. E’ senza dubbio il miglior vibrafonista francese e pertanto tra i migliori della scena europea ed attualmente mondiale. E’ affiancato dalla star dei pianisti Jazz Transalpini: Georges Arvanitas, nato nel 1931 a Marsiglia ma di origine greca. Dopo una severa formazione classica si è dedicato definitivamente al Jazz, ispirandosi al linguaggio allora modernissimo del Be-Bop americano ed in particolare al grandissimo pianista Bud Powell. Trasferitosi nel 1953 a Parigi si rivela ben presto l’accompagnatore preferito dai jazzisti americani in tournèe in Francia (Don Byas, Buck Clayton, James Moody). L’apprezzamento unanime nei suoi confronti culmina nel conferimento (1959) del prestigioso “Prix Django Reinhardt” da parte dell’ Accademia del Jazz. Nel corso degli anni 60 ha soggiornato e lavorato a lungo negli Stati Uniti ottenendo larghi consensi. La bassista Patricia Lebeugle ed il batterista Jean-Pierre Derouard apportano un sostegno ritmico ed una perizia solistica degna di due grandi musicisti quali Doriz ed Arvanitas. 

Sabato 6 settembre 1997, ore 21,30 – Piazza Conte Rosso (Cortile Della Pretura)
TONY SCOTT QUARTET
TONY SCOTT (clarinetto) – MARIO RUSCA (pianoforte)

LUCIO TERZANO (contrabbasso) – TONY ARCO (batteria) 

Tony Scott, clarinetto, sassofono, compositore arrangiatore,nato a Morristown, New Jaersey, nel 1921 da famiglia di origine italiana, il suo vero nome è infatti Antony Sciacca. Dotato di talento musicale precocissimo è in grado a poco più di vent’anni di emergere a fianco dei grandi del Be- Bop ( Parker , Gillespie , Davis, Powell) come il più dotato clarinettista del momento e l’unico forse in grado di adattare al clarinetto il nuovo linguaggio jazzistico. La sua bravura come arrangiatore è emersa nelle sue splendide e poetiche collaborazioni con Billie Holiday, mentre la sua versatilità nella composizione spazia oltre i confini del Jazz verso civiltà musicali lontane. E’ autore, tanto per fare due soli esempi, dei Calipso delle Antille, portati al successo da H. Belafonte e di “Music for Zen Meditation” composta dopo un periodo trascorso in oriente. Vive e lavora dagli anni ’70 a Roma. Uno dei suoi più validi parters nelle tournèe italiane è Mario Rusca (nato a Torino nel 1937). Vanta collaborazioni coi grandi jazzisti italiani ( Basso, Cuppini) ed americani ( Mulligan, Baker , Farmer) e partecipazioni ai principali festivals europei e mondiali.